Campagna DalDosso per Vogue Accessory

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Rene’ Olivier Productions per Dal Dosso, Art Direction Elisabetta Melfi, Ph Maurizio Panicucci, Styling Rosanna Trinchese, Hair Roberto Rosini,  Make Up Simona Breazu with Alberto Boggeri, Fashion assistant Annalisa Cardinale, Model Susan Stork@next milano, colored by Itely Hair Fashion. Video Elisabetta Melfi.

Mission: campagna da inserire su Vogue Accessory. Client: DalDosso, Italian Fashion Gloves. Location: Studio Astrazioni fotografia Pontedera (PI).
E’ la seconda rivista che apro e Susan c’e’ ache qui. Mi piace. Rosanna me l’aveva gia’ fatta notare qualche giorno fa. La richiamo. E’ il volto che stiamo cercando per la nuova campagna da scattare. Dal Dosso ha appena rinnovato il suo logo, bisogna comunicare esattamente cio’ che il brand e’ ora. Solo un volto ed un guanto. Due elementi che devono saper raccontare l’evoluzione della marca. Sono settimane di fuoco ed e’ gia’ venerdì ma non ci aspetta un week and di relax. Ci mettiamo in viaggio. Arriviamo per la cena, siamo una marea di persone. Il clima e’ piacevole ma la sveglia suonera’ tra non molto. Io, Simona, Annalisa ed Alberto, andiamo nelle camere. Un gatto ci guarda dal davanzale della finestra. La notte e’ cosi’ nera da inghiottirlo al primo salto giu’ per lo spiovente tetto di tegole antiche. A domattina. Suona la sveglia di Annalisa, lei come sempre la prima ad alzarsi ed io l’ultima a finire di prepararmi. Un urlo. Dalla camera di fianco Alberto e’ in preda al panico. Con la lentezza che ci caratterizza a quest’ora del mattino ci mettiamo un po’ ad affacciarci di la’. Uno scarafaggio si aggira tra un calzino e “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.
<< Bello Alby, testo interessante, a che punto sei? >>
<< Sono al punto che Sabina si sente ridicola quando si guarda allo specchio nuda con la bombetta sulla testa. Ma che c’entra? Aiutatemi con lo scarafaggio!>>
<< Alby fai finta che non ci sia. Siamo in un B&B in campagna, e’ normale trovarli. Poi, del resto, “Cio’ che si verifica una volta sola, e’ come se non fosse mai avvenuto” ci insegna Kundera >>.
Io e Simo siamo sempre piu’ in sintonia. Il feeling si dimostra gia’ dalla colazione. << Una RedBull grazie >>. Sapendo che probabilmente non sara’ la sola della giornata, abbiamo la decenza di dividercela. E via in studio. Facciamo un ultimo briefing per definire esattamente il make up e lo styling dei capelli che avra’ Susan. Ma le idee sono gia’ piuttosto chiare e ben definite.
Susan è una chiacchierona, simpatica e allo stesso tempo molto professionale. Ci racconta che da bambina in Brasile i suoi amici la chiamavano “la giraffa” per quanto era slanciata e per i suoi colori cosi’ rari da quelle parti. Ci ridiamo sopra. Mi insegna a contare in portoghese. Um, dois, tres, fino a dieci. Dez. Con la mia Canon Riprendo il backstage. C’e’ una luce ben diffusa e so che non avro’ problemi in fase di postproduzione. Roby le fa’ lo styling ai capelli. A lui non servono cento colpi di spazzola. Glie ne bastano pochi ben assestati. E i capelli sono perfetti.
Susan indossa il guanto color dei suoi occhi. Bellissima e tanto intensa da mettere i brividi. Maurizio sistema la scala per fare lo scatto. Poi mette il ring light alla sua Pentax. Um, dois, tres. Lo shooting e’ iniziato. Boa sorte!

Piove la mattina che esco di casa per andare in edicola. La piu’ vicina e’ in Viale Bligny. Fa freddo e la città non e’ esattamente allegra. << Vogue Accessory, grazie >>. Mi fermo sotto la prima pensilina ATM, lo appoggio alla panchina e lo sfoglio finche’ nel mezzo trovo la campagna, scatto una foto e la invio a Simona. Non fa piu’ tanto freddo ora, e la strada di ritorno sembra meno lunga.

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